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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

I SOFISTI

I sofisti possono essere considerati i primi insegnanti a pagamento della storia. Con i sofisti l'esercizio del sapere, inteso come bagaglio culturale indispensabile per emergere nella contesa politica, diventa un mestiere , un lavoro a pagamento che essi esercitavano spostandosi da un luogo all'altro in cerca di discepoli, circostanza che consente loro di acquisire una mentalità aperta e cosmopolita, rendendoli consapevoli della molteplicità dei costumi e delle credenze della varie civiltà. Il termine " sofista ", c he nell'antichità significava letteralmente " sapientissimo ", nel linguaggio odierno evoca qualcosa di artificioso . Nel significato di questo termine sembrano essere confluite quelle connotazioni negative che al movimento sofistico erano state attribuite dai filosofi posteriori, ad esempio da Platone e da Aristotele.   PROGETTO EDUCATIVO DEI SOFISTI I sofisti si muovono nel fecondo contesto culturale dell'Atene del V secol

PROTAGORA

L'UOMO COME CRITERIO DI GIUDIZIO DELLA REALTÁ Protagora è il pensatore più originale del movimento, famoso in tutta la Grecia per la sua straordinaria eloquenza. A lui la tradizione attribuisce la celebre affermazione secondo la quale "L'uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono". In primo luogo, " uomo " può essere inteso come l'individuo singolo e, dunque, l'affermazione significherebbe che le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista soggettivi. In secondo luogo, il termine "uomo" può essere interpretato come " umanità ", " genere umano ", e dunque Protagora si riferirebbe al fatto che la percezione e la valutazione della realtà dipendono dalla particolare conformazione mentale degli uomini. L'ultima prospettiva è quella che attribuisce al termine "uomo" il significato di " civiltà " o " popolo ", e pe

GORGIA

LA FRATTURA TRA IL LINGUAGGIO E LE COSE Con Gorgia il linguaggio non si identifica più , come aveva detto Parmenide,con l' essere , tra il linguaggio e le cose si pone un insanabile frattura. Il sofista siciliano Gorgia sostiene che il discorso è tutto. Di qui l'elogio della parola come forza conquistatrice . Scrive Gorgia: La parola e una potente signora, che pur dotata di un corpo piccolissimo e invisibile compie le opere più divine .   Secondo questo sofista non esiste nulla di oggettivo , se anche le cose esistessero, non sarebbe possibile, per l'uomo, né pensarle, né conoscerle, né comprenderle. Se anche fossero conoscibili non potrebbero essere comunicabili agli altri, perché il mezzo di comunicazione è la parola, la quale non può mai identificarsi con la realtà. L'essere non esiste perché la sua esistenza implicherebbe una serie di contraddizioni logiche,come dimostra il fatto che le opposte tesi dei filosofi naturalisti si annullano reciprocamente. S

IPPOCRATE

LA MEDICINA COME MODELLO DELLA SCIENZA La più completa compenetrazione tra scienza e tecnica, ossia tra conoscenza teorica e sapere applicato, si riscontra nella medicina del V secolo a.C. E' proprio nella pratica medicina , infatti, che la mano e l'intelletto trovano un'integrazione , in quanto la medicina mira ad alleviare le sofferenze del paziente attraverso l'unione di conoscenza teorica e intervento concreto sulle cause del male. L'importanza della scuola medica di Ippocrate risiede innanzitutto nel metodo seguito per la cura delle malattie. Esso consiste nell'assumere come punto di partenza l'analisi empirica , in questo caso dei particolari sintomi manifestati dal paziente, per poi procedere, attraverso l'attenta interpretazione razionale dei risultati dell'osservatore , alla definizione della terapia adeguata. In questa procedura, dunque, risulta di grande importanza la fase del riconoscimento dei segni della malattia ,   che son

ANASSAGORA

UNA DELLE PRIME FIGURE DI "SCIENZIATO " Anassagora di Clazomene, visse e operò ad Atene, dove ebbe anche il merito di portare e diffondere per la prima volta la riflessione filosofica. Accusato di empietà, perché riteneva che il sole non fosse una divinità ma una semplice massa infuocata, fu cacciato dalla città e morì in esilio. Anassagora mostra di avere una percezione delle dimensioni e della configurazione dell'universo migliore di quella dei suoi predecessori . Egli, infatti, diceva che il sole ci appare piccolo perché dista molto da noi, ma in realtà è più grande del Peloponneso. Inoltre riteneva che esso non fosse un elemento del nostro paesaggio, né che tramontasse dietro i monti, bensì che ruotasse intorno alla terra. Sosteneva anche che la luna, pur essendo più piccola del sole, ci appare più grande e più vicina al nostro pianeta. Affermava che tutti i corpi celesti- sole, luna e astri- sono della stessa natura della Terra e che la luna, come la Terra, è at

DEMOCRITO

LA TEORIA DEGLI ATOMI Anche Democrito di Abdera elabora un sistema concettuale che possiamo definire scientifico. Il problema da cui Democrito parte è lo stesso di Empedocle e Anassagora: risolvere il conflitto tra le dottrine del mutamento e quelle della permanenza. Egli lo affronta elaborando una visione materialistica dell'universo, in cui mutamento e permanenza sono tenuti insieme e conciliati . Per Democrito gli elementi originari e fondamentali dell'universo sono gli atomi , particelle minime e indivisibili di materia di cui tutte le cose sono costituite. Aggregandosi e disgregandosi essi determinano la nascita e la morte di tutte le cose. Gli atomi di Democrito hanno le stesse caratteristiche dell'essere i Parmenide: essi sono elementi -semplici -indivisibili -ingenerati ed eterni -uniformi -immutabili A differenza di Parmenide, Democrito ammette che gli atomi si aggreghino e separino variamente dando origine al mutevole spettacolo del mondo visibil

ANASSAGORA

UNA DELLE PRIME FIGURE DI "SCIENZIATO " Anassagora di Clazomene, visse e operò ad Atene, dove ebbe anche il merito di portare e diffondere per la prima volta la riflessione filosofica. Accusato di empietà, perché riteneva che il sole non fosse una divinità ma una semplice massa infuocata, fu cacciato dalla città e morì in esilio. Anassagora mostra di avere una percezione delle dimensioni e della configurazione dell'universo migliore di quella dei suoi predecessori . Egli, infatti, diceva che il sole ci appare piccolo perché dista molto da noi, ma in realtà è più grande del Peloponneso. Inoltre riteneva che esso non fosse un elemento del nostro paesaggio, né che tramontasse dietro i monti, bensì che ruotasse intorno alla terra. Sosteneva anche che la luna, pur essendo più piccola del sole, ci appare più grande e più vicina al nostro pianeta. Affermava che tutti i corpi celesti- sole, luna e astri- sono della stessa natura della Terra e che la luna, co

EMPEDOCLE

LE RADICI DELL'UNIVERSO Nel poema sulla natura Empedocle descrive la nascita dell'universo a partire dalla situazione originaria di una totalità indifferenziata, lo sfero, in cui si mescolano e confondono il fuoco, l'acqua, la terra e l'aria che rappresentano le "quattro radici", cioè i quattro elementi primordiali. Tali principi sono eterni, immutabili, e identici a se stessi, come l'essere di Parmenide. Ciascuno di essi può essere suddiviso in parti più piccole, ma ogni particella così ottenuta conserverà sempre necessariamente la medesima qualità che aveva nell'intero: una goccia d'acqua ha infatti la stessa qualità del medesimo liquido contenuto in una brocca, così come la terra, l'aria e il fuoco non mutano se considerati in una delle loro parti.  LE FORZE COSMICHE Empedocle ipotizza che vi siano due forze cosmiche, l'amore e l'odio , le quali presiedono rispettivamente all'unione e alla separazione dei principi origi