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DEMOCRITO


LA TEORIA DEGLI ATOMI
Anche Democrito di Abdera elabora un sistema concettuale che possiamo definire scientifico. Il problema da cui Democrito parte è lo stesso di Empedocle e Anassagora: risolvere il conflitto tra le dottrine del mutamento e quelle della permanenza. Egli lo affronta elaborando una visione materialistica dell'universo, in cui mutamento e permanenza sono tenuti insieme e conciliati.
Per Democrito gli elementi originari e fondamentali dell'universo sono gli atomi, particelle minime e indivisibili di materia di cui tutte le cose sono costituite. Aggregandosi e disgregandosi essi determinano la nascita e la morte di tutte le cose.
Gli atomi di Democrito hanno le stesse caratteristiche dell'essere i Parmenide: essi sono elementi
-semplici
-indivisibili
-ingenerati ed eterni
-uniformi
-immutabili



A differenza di Parmenide, Democrito ammette che gli atomi si aggreghino e separino variamente dando origine al mutevole spettacolo del mondo visibile.

VUOTO E MOVIMENTO
Democrito doveva riconoscere, oltre all'essere , l'esistenza del vuoto, ossia del non essere. La materia, o atomo è per lui il pieno assoluto, assolutamente impenetrabile; il vuoto è il nulla assoluto, assolutamente penetrabile , in cui gli atomi si muovono , scontrandosi e incontrandosi. L'affermazione dell'esistenza del vuoto è da considerarsi uno dei punti più originali del pensiero di Democrito.

DEMOCRITO





Democrito nacque ad Abdera, in Tracia, nel 460 a.C. Fu allievo di Leucippo, filosofo di Mileto, e contemporaneo di Socrate e di Ippocrate. Per ampliare le sue conoscenze, compì lunghi viaggi in Oriente, visitando l'Egitto, l'Asia Minore e la Persia. Soggiornò anche ad Atene, dove venne in contatto ssscon la filosofia sofistica e con la dottrina socratica. Morì intorno al 307 a.C.








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